sabato 29 dicembre 2012

Pane e Vernice ❤ La zia Amabile

La zia Amabile (detta così nonostante il grado di parentela non mi sia ancora chiaro), abitava con ALMENO altre DUE zie, in un parallelepipedo di villetta dagli scuri verdi lungo una strada trafficata in Veneto e, quando si andava a trovarla, non avevamo molto da fare io ❤ e la Gabri ✿... C'era però molto da vedere. Vi basti sapere che quando le zie parlavano nel loro dialetto stretto non si capiva molto di ciò che dicevano: l'unica cosa da fare era osservare i buffi atteggiamenti e ridere alle grasse risate senza aver capito "un'acca"... Ma c'era ben altro! Lo zio Paolo, anche questa figura alquanto misteriosa nella genealogia famigliare, collezionava canarini e altri tipi di volatili fischiettanti in diverse gabbie in un'unica stanza a cui si poteva accedere solo con il suo permesso.
C'era poi la stanza della zia Amabile: la si raggiungeva salendo una lunga scala rivestita di moquette rossa, al centro dell'ambiente scarsamente illuminato da un'unica finestra affacciata sul bosco si trovava un grande letto. Uno strano odore di vernice ti accoglieva già sull'uscio mentre tutt'attorno albergava una curiosa confusione di pennelli incrostati in barattoli, macchine per cucire, stoffe dei più svariati colori, quadri in cornice e ancora da incorniciare! La zia dipingeva ma la sua specialità era niente meno che la pittura su stoffa: soprattutto mazzi di fiori che venivano rappresentati su cangianti stoffe di velluto blu notte, rosso carminio o verde scuro... Certo, la sua abilità era indubbia come la sua passione ma, non me ne voglia da dove ci segue oggi, il risultato di tali pitture era già allora un po' lontano dai miei gusti. Sappiate però che qualcuno di quei cuscini ancora oggi alberga nella casa di mamma Luciana. Vale poi forse la pena spendere un paio di righe sulla borsa con manici in legno che mi aveva generosamente regalato: vi erano dipinti dei pulcini e, nonostante non la amassi particolarmente la mamma l'ADORAVA e me la dovevo portare una volta in settimana alla lezione di tedesco! Unita ad un look caratterizzato da trecce o codini posso solo ricordare a quale immagine di me poteva contribuire: un po' squinternata e un po' Pippi lo ero già di mio, se vogliamo, di sicuro però, la zia Amabile, ne converrete anche voi, deve aver influito tanto sulla mia immagine di allora che su quanto sono qui a proporvi oggi. 

Ecco gli effetti a lunga durata che la zia Amabile ha avuto su di me (che fine avrà fatto la borsa con pulcini... mumble mumble... sospetto ahimé possa ancora annidarsi da qualche parte...). Taglio e cucito con gli spunti già forniti tempo fa dalla Gabri e poi le ortensie già sperimentate pittoricamente la scorsa estate e che, a primavera, andranno a costituire la nuova linea di tessuti dipinti Last Crumbs... Ciao zia ❤




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