Questo post é dedicato a Betty: inestimabile organizzatrice di viaggi...
Sapete già come la penso rispetto all'arte e alla creatività... E mi rendo ormai conto che la cerco in ogni dove... sono continuamente a caccia di meraviglia... cerco l'abilità, l'artigianalità, l'espressione... Instancabilmente cerco fino a quando trovo, nel mio lavoro e in quello di altri, quel qualcosa, quel non so che, che mi fa fermare, stupita, rapita... In quell'attimo, solo in quell'attimo, respiro quell'energia che mi fa tornar la voglia di rimettermi a creare... Alcuni la chiamano ispirazione...
A volte si ha la fortuna di accedere a luoghi in cui l'arte pare essere essenza stessa dell'ambiente... Non so dire da cosa derivi tutto questo e come si compia tale magia.
Alla
Guesthouse Chartfield di Kalk Bay in Sudafrica l'arte é di casa. Già la struttura spalanca enormi vetrate luminose come grandi occhi sull'oceano lasciando entrare la luce dorata del sole dell'alba e del tramonto. Una magia che si compie ogni giorno sugli arredi semplici ed essenziali, sui bianchi dei tessuti, sul miele del legno recuperato... Chi é fortunato (o chi in ferie si alza all'alba come noi) fa colazione in una veranda che già di per sé é un sogno...
Ma l'arte qui, é in ogni dove, negli oggetti aquistati e scelti posti a destra e a manca: in ceramica, resina, legno. Ma anche nei materiali raccolti qua e là e offerti dalla natura (e sapete già che anch'io non so resistere a tale tipo di raccolta e qualcosa son riuscita a portarmi anche dal Sudafrica in valigia) legni spiaggiati o deformati, foglie di eucalipto essiccate, conchiglie...
Ma l'arte é anche nei mobili recuperati... NON VI DICO!!! Panche, tavoli e sedie, armadi, porte, assi per pavimenti, poltrone, oltre a quelli già restaurati ed utilizzati dagli ospiti, attendono in fila di essere rimessi a nuovo, e sappiate che sono solo quelli che ho adocchiato, perché la sensazione é che ci siano interi angar (si scriverà così?) pieni di tali meraviglie nascosti qua e là... Un po' di invidia eh? No dai!
E l'arte dunque, appare chiaro, é soprattutto nel pensiero di chi vive il luogo, di chi lo gestisce, di chi ci crede, di chi ci lavora... Così, l'omino simbolo del WC é dipinto sulla parete mentre si arrampica sulla linea che rappresenta il muro del WC accanto, quello in cui si trova la donnina... (scusate, ho scordato di fotografarlo...)
E poi... Ci si aspetterebbe artigianato africano direte voi... E sì... lo si trova... Ma in baffo alle convenzioni la giraffa monumentale che ti accoglie all'ingresso é stata dipinta di bianco senza battere ciglio, in modo da non stonare con l'atmosfera del luogo... La ciotola in legno, artigianato africano anch'essa, sta in bella vista nel salotto e ospita il lavoro a maglia su cui ogni cliente é invitato a contribuire manualmente... Il fine? Produrre una sciarpa che potrà essere poi rivenduta per beneficenza... E un pensiero come questo, non é forse arte?
Thanks a lot for your inspiration...
Ornella ❤ from Trento