Non so perché… Ma mi ero fatta un’idea diversa per la mia prima volta a Parigi. Tanto per cominciare avrei giurato e spergiurato che una volta là sarei stata accolta da uno stereotipato “stile francese”. Del resto parto sempre un po’ prevenuta nelle mie “prime volte”. Spesso l’immaginazione supera la fantasia (la mia soprattutto) e quindi ritengo sempre meglio non fantasticare troppo per non restare delusa… Per svariati motivi il mio we a Parigi ha assunto connotazioni che mai avrei immaginato rendendo i giorni appena trascorsi là tra quelli che potrò piacevolmente ricordare per molto molto tempo. Già la Francia mi aveva colpito la scorsa estate, già mi ero sentita a casa, ma stavolta nel volo di ritorno mi sono riportata anche quell’energia che un po’, vi confesso, era sparita nei meandri di particolari nuove posizioni e situazioni che la vita mi sta riservando… Da dove sia riemersa quell’energia non è dato sapere. Certo però che girovagare in totale solitudine nei quartieri parigini dando retta solo ai miei ritmi (degnamente accompagnati dall’immancabile colonna sonora negli orecchi) e dando retta solo ai miei occhi dietro alla macchina fotografica, ha reso quest’esperienza unica e forse quasi uno spartiacque per me… tra un vecchio ed un nuovo modo di viaggiare, di vivere e di fotografare. Si… perché mi sono scoperta a fotografare in leggerezza.. catturando scatti quasi a caso… ascoltando più che osservando… La vita... La mia e quella degli altri… Questa la mia Parigi… Dove l’arte si respira negli straordinari musei nei quali ho vissuto emozioni che andrebbero spiegate in un’enciclopedia e non in un post. Una città dove l’arte si respira anche per strada, nel susseguirsi di gallerie in cui le opere dei nuovi, e per fortuna ancora viventi, artisti danno il meglio di sé, occhieggiando dal vetro a passanti e possibili clienti. Così... A Parigi... forse ho capito chi sono e perché faccio quel che faccio… Già, è così che ho capito anche che, per Parigi, da parte mia, c’è solo un possibile saluto: à bientôt ❤
e allora iniziamo subito a ripassare la lingua: au revoir! Anche se suggerirei un più dolce: à bientôt...
RispondiEliminaMeraviglia... energia, e mille auguri!
ah ah! Ni... mi piaceva l'idea dell'orevoire così come sta... ma sai? però lo cambio... con il più dolce tuo suggerimento... un abbraccio...
Eliminache commistione :) perdonami
RispondiEliminaah ah! ma no dai... era carina... e davvero davvero... ma hai visto la foto con la scritta NINA?... é tua direi... bacio
Eliminasì al secondo passaggio ho visto la foto, l'ho sentita mia :)
Eliminati ho pensata subito allo scatto...❤
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